Frase coniata per la prima volta dal giornalista Dave Godin nei primi anni 70. Descrive il fenomeno di giovani entusiasti KIDS bianchi che ascoltavano e ballavano tutta la notte rari e poco commerciali pezzi di 60s Soul Music. La longevità di questa sottocultura è dovuta alla pura e spontanea passione dei suoi fedeli seguaci e all’ OSSESSIONE nel trovare il pezzo raro, rigorosamente su vinile originale e alla capacità individuale di interpretare il ritmo di ogni pezzo danzandolo in maniera originale e personale, senza tralasciare lo stile nell’abbigliarsi, nello scegliere i dettagli e gli accessori…
Nei primi anni 70 Wigan, Blackpool Stoke On Trent con clubs come il Wigan Casino, Mecca etc. erano i posti dove andare, godersi questo tipo di musica e ballarla. In origine il Northern Soul Dance Style era un dinamico miscuglio di energetici passi e posizioni mutuate dalle arti marziali, ed una buona dose di street dance.
Nel 1973 il Wigan Casino aprì per la prima volta le sue porte a quella che sarebbe da subito divenuta la serata di riferimento per tutti quei KIDS che non si riconoscevano nel flusso modaiolo di quei giorni, una Generazione che non legò molto con il mellow soft rock e i visetti di plastica dei ragazzi pop, una generazione il cui unico desiderio era quello bi ballare tutta la notte della rara Musica Soul Americana spingendoli underground tanto quanto i locali minatori. Nei tardi anni 70 i Soulies che frequentavano il Wigan Casino ebbero un breve periodo di notorietà ed attenzione da parte dei media, ma presto tornarono a danzare invisibili tra le pieghe delle mode e dei revival, fino al 1983 quando rimasero solo un pugno di fedelissimi e il locale venne dismesso. Ma la Legenda Sopravvive ed è giunta a noi attraverso coloro che sempre hanno creduto e non hanno mai smesso di ballare. Lontano dai media e dalle mode del momento, strizzando di quando in quando l’occhio al commercio tanto quanto basta a far giungere il richiamo a nuovi KIDS...
I love it!
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